22 marzo 2009

Giornata dei Planetari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Commento a 3 mani sulla giornata

 

Eccoci di nuovo, come ogni anno, graziati ancora dal meteo inclemente fino alla notte prima, tutti insieme per rivivere una piacevolissima giornata di sole e di amicizia.

Il ritrovo è come al solito negli splendidi giardini pubblici dove ha sede il Planetario di Ravenna, ricchi di storia e di natura.

Sono presenti gli astrofili dell’A.R.A.R. e dell’A.L.P.A. di Ravenna, il “Gruppo Astrofili G.B. Lacchini” di Faenza e il “Gruppo Astrofili Forlivesi Hevelius”.

Lo spirito di collaborazione e di supporto fra le associazioni e gli stessi astrofili, che poi è lo spirito di questa giornata, è stato pienamente mantenuto.

Gli astrofili in questa giornata mettono insieme le forze e l’entusiasmo per reggere l’assalto rituale dei curiosi, dei passanti di ogni età ed estrazione culturale, gli appassionati, i turisti.

I più interessati sono come al solito i bambini.

Le attività organizzate quest’anno al Planetario di Ravenna sono state davvero tante, per soddisfare le esigenze di tutti.

Erano stazionati sei riflettori, quattro rifrattori, un binocolo gigante, un prisma con dei termometri per riproporre l’esperienza di Herschel sull’energia associata ai diversi colori della luce, un forno solare per sfruttare una parte di quella enorme energia che ogni giorno ci arriva dal Sole: i wurstel cotti erano davvero  ottimi.

C’era anche una vasca abbastanza larga piena di farina con del cacao spolverato sopra. Non era la base per la preparazione di un dolce, ma l’occorrente per simulare la superficie lunare. Facendo cadere gocce d’acqua dall’alto è stato spiegato ai bambini, ma anche a molti adulti increduli, il meccanismo della formazione dei crateri lunari.

Quasi con cadenza oraria, sotto la cupola del Planetario, sono state proposte gratuitamente le conferenze: un modo molto gradito al pubblico per illustrare il funzionamento del Planetario stesso e descrivere la volta stellata visibile poi  in serata direttamente ai telescopi. Oltre 400 le presenze stimate!!!!

La giornata è iniziata alle 10 di mattina ed è terminata oltre le 22.30 con gli ultimi irriducibili.

Un vero astrofilo sa che giornate campali come questa si sopportano se il fisico è adeguatamente corroborato ed allora ecco la gara tra i partecipanti nel portare ed offrire ogni genere commestibile: dal salame alle pizzette, dalle barrette di cioccolata, offerte anche ai bambini, ai ciccioli, al vino, alle crostate. Ne hanno approfittato un po’ tutti, anche i visitatori.

Immancabile anche la solita sfida nel puntare la Luna, Venere e addirittura Mercurio, di giorno e con il sole vicino.

E’ stata vinta dai più tenaci ed esperti.

Vito e Mauro ci tengono a sottolineare che pur con una meccanica traballante sono riusciti a centrare Venere con il loro rifrattore dopo una serie estenuante di tentativi. Momenti di gloria.

Ed alla fine, dopo una godibile scorpacciata serale di doppie, Saturno, Pleiadi, nebulosa di Orione arriva il momento dell’astro-pizza a chiudere degnamente una così bella giornata. Alle 23 tutti in pizzeria a ridere e scherzare commentando al solito le domande più strane della gente e i personaggi più curiosi transitati davanti ai telescopi e, perchè no?, anche le ragazze che hanno accostato l’occhio ai nostri oculari.

Alla fine, come si dice in queste occasioni, stanchi ma felici.

Al prossimo anno.

Gianfranco Tigani Sava

 

Si potrebbe dire ...
... che c'è stata la giornata dei Planetari. E pure che c'è passata gente, tanta gente, ... e molti astrofili ...

Oppure che alle 11 del mattino al telescopio si vedeva la Luna ...
... o che Paolo e altri potevano mostrare la sottilissima falce di Venere...
Si potrebbe dire che gli addetti agli strumenti impiegavano più tempo a spiegare quello che non si vedeva sul Sole di quello che si osservava ...

E si potrebbe pure dire che nel pomeriggio un Marco dall'alto di una scala lasciava cadere palline di piombo e gocce d'acqua su un bacinella colma di farina e cacao e spiegava la forma dei crateri lunari.
Possiamo dire che dalla Luna di formaggio si passa alla Luna di cacao!

Si potrebbe dire che il forno a Sole ha cotto una dozzina di wurstel prontamente gustati...

Si potrebbe dire che otto conferenze in cupola, 3 in sala e 2 alla meridiana hanno contribuito all'aumento del PIL nazionale tramite l'acquisto di pasticche e caramelle balsamiche...

E si potrebbe dire che nel pomeriggio ... e nella serata ...

E si potrebbe dire che malgrado salami, salsiccia, marzapane, ciccioli, crostata, qualche mela, patatine, sangiovese del 2008, sette reduci si sono ritrovati davanti a una pizza e per ricordarsi di ciò hanno dovuto farsi fotografare dal ... cameriere ma...

Si potrebbe dire che... , ma non lo dico perché ormai penso alla XX edizione della Giornata dei Planetari.

Max Bruschi

 

Giovedì 19 (San Giuseppe e festa di noi tanti) arriva da Gianni la mail qui sotto riportata integralmente:

"Domenica il meteo prevede bello e sole.
Volevo chiedere se all'astropizza serale sono ammesse anche le mogli. Mi sembrava di aver capito che Tito era favorevole e lo stesso Claudio mi ha detto che pur non potendo essere presente durante il giorno eventualmente verrebbe a cena con l'Iris.
Cosa propongono i "capi"?"

La foto allegata testimonia del numero di mogli (e di donne in generale) presenti all'astropizza.
Ma se la pizzata è stata deludente (solo sotto questo aspetto) tutt'altro si dovrà dire (e diranno i reporter ufficiali) della 19° giornata dei planetari.
Davvero tanta tanta gente dalla mattina a sera inoltrata.
Otto spettacoli sotto la cupola sempre con il tutto esaurito, quindi oltre 400 persone e i telescopi di Araristi e Alpisti presi d'assalto da mamme babbi bimbi e nonni.
Le domande più strane sono al vaglio dei coordinatori e saranno debitamente annotate sul "quaderno delle stravaganze astronomiche"...
Tutto ok quindi, grande soddisfazione di organizzatori e partecipanti e l'appuntamento, già confermato,  è per il prossimo anno: ventesima giornata dei planetari e venticinquesimo del Planetario di Ravenna.
Per l'astropizza finale potete portare mogli, amanti e donne in generale, così quando chiederemo (chiederò, perchè gli altri si vergognano a farlo) al cameriere di farci una foto, non passeremo per una tavolata di ……..

                                                                     Un caro saluto a tutti,  Tito


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